La Hoya carnosa si moltiplica generalmente per talea; l'operazione va svolta nel periodo primaverile, in un recipiente contenente terriccio universale mescolato con torba e sabbia. Trascorso un anno, la pianta potrà essere trapiantata in un vaso più grande, così da adornare balconi e terrazze, o in giardino. Il terreno ideale è morbido, fertile e ben drenato; si suggerisce di pacciamarlo periodicamente con delle sostanze organiche, come la paglia o le foglie secche, per migliorarne le caratteristiche fisico-chimiche. La potatura non deve essere eseguita soltanto per definire la forma della pianta, ma anche e soprattutto per rimuovere i rami secchi o colpiti da funghi, prima che la malattia si propaghi al resto dell'esemplare: per evitare infezioni, bisogna assicurarsi che le cesoie siano sempre ben pulite.
La fertilizzazione della Hoya carnosa va effettuata con regolarità durante la primavera e l'estate; è essenziale somministrare alla pianta un concime liquido, insieme all'acqua delle irrigazioni, ogni venti giorni circa. Il prodotto utilizzato deve contenere, in particolare, un'elevata quantità di potassio, ma anche di fosforo e di azoto, senza trascurare microelementi altrettanto importanti come il magnesio, il rame ed il ferro. I tre macroelementi principali non devono mai mancare: il potassio, infatti, è fondamentale per la sintesi proteica e l'assorbimento degli zuccheri, l'azoto per l'accrescimento dei tessuti, il fosforo per la radicazione ed il metabolismo. In caso di carenza di questi elementi potrebbe verificarsi la clorosi delle foglie, oltre ad un rallentamento della crescita e un indebolimento generale e diffuso dell'esemplare.
L'esposizione della Hoya carnosa deve avvenire in un luogo luminoso, ma non colpito direttamente dai raggi del sole; la temperatura ideale si aggira intorno ai 20°C, ed è necessario che non scenda al di sotto dei 5°C. Un'eccessiva umidità, inoltre, può provocare marciumi diffusi, molto pericolosi per la salute della pianta, curabili con prodotti anticrittogamici a base di zolfo o rame da somministrare periodicamente. Tra i parassiti, piuttosto frequenti sono la cocciniglia e la mosca bianca: entrambe determinano un progressivo ingiallimento delle foglie, con conseguente caduta nei casi più gravi. I rimedi suggeriti sono quelli naturali: contro le cocciniglie l'ideale è l'olio bianco minerale, che ne causa la morte per soffocamento, mentre contro la mosca bianca si raccomandano gli infusi d'aglio.
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