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Sul mercato è disponibile un composto derivato dall'attività metabolica dei lombrichi, chiamato vermi-compost, i cui benefici per le coltivazioni sono apprezzati da molti secoli. Gli Egizi sono stati i primi a comprendere l'importanza dei lombrichi per la fertilità naturale del suolo, tanto che Cleopatra dichiarò i lombrichi animali sacri ed impose gravi sanzioni a coloro che gli avessero arrecato danno. Anche Greci e Romani hanno mostrato interesse per i lombrichi, Aristotele li denominò "viscere della terra", dandone una descrizione corretta, poiché molti secoli dopo si sarebbe dimostrato che sono in grado di elaborare enormi quantità di rifiuti organici. Charles Darwin ha fatto ricerche sui lombrichi e scritto il suo ultimo libro su come ottenere terriccio con il loro aiuto.
L'humus di lombrico è uno straordinario fertilizzante naturale, in possesso di molte qualità tra cui il pH neutro, un buon contenuto di acidi umici e fulvici e la grande capacità di trattenere nutrienti e acqua, fino a 1500 cc/kg. I benefici dell'humus di lombrico sono riconducibili a tre livelli, fisico, chimico e biologico. A livello fisico ad esempio migliora l'aerazione e la ritenzione dell'acqua e delle sostanze nutritive, migliorando notevolmente la capacità di germinazione dei semi. A livello chimico arricchisce il terreno di sostanze organiche e minerali, le trasforma poi in forme più facilmente assimilabili promuovendone così l'assorbimento da parte delle piante. A livello biologico riduce lo shock post-trapianto, aumenta la flora microbica e la resistenza delle piante ai parassiti ed alle malattie.
L'utilizzo di humus di lombrico in grandi quantità è particolarmente indicato quindi per migliorare le caratteristiche di un terreno povero e la sua fertilità, ma è altrettanto utile assumere comportamenti idonei alla sua conservazione, come evitare di utilizzare pesticidi che danneggiano e uccidono microrganismi e lombrichi, ed in generale, la vita del terreno. È utile apportare con regolarità materia organica al suolo, usando la pratica della pacciamatura con vegetali, che in seguito alla decomposizione saranno trasformati in humus. Se possibile durante l'inverno preparare il terreno con letame ben maturo e naturalmente preferire concimi organici ai concimi minerali. Infine, evitare la lavorazione del terreno troppo in profondità, per non sconvolgere il suo equilibrio, visto che la maggior parte della micro fauna e l'humus si trovano negli strati superiori.
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