Assodato che le piante svolgono parecchie straordinarie opere per noi, passiamo a vedere quali sono i nemici di questi straordinari esseri viventi; in realtà sono tanti questi nemici, ed hanno forme molto disparate, sia come struttura che come attacco alla pianta, ma sia la natura che noi umani abbiamo imparato a difenderci bene. I nemici delle piante potrebbero essere divisi in quattro categorie animali, insetti, funghi, virus. Per quanto riguarda gli animali si tratta solitamente di specie di piccole dimensioni, che attaccano la pianta cibandosene voracemente (e perciò distruggendola) oppure per esempio scavando gallerie tra le radici che ne limitano l’assorbimento. Gli insetti attaccano le piante quasi sempre attraverso le loro larve, voraci mangiatrici di foglie e frutti. I funghi possono sia attaccare la pianta e parassitarla assorbendone tutte le sostanze nutritive e sia usarla come appoggio per crescere senza parassitarla. I virus invece sono veri e propri portatori di malattie, e così come accade per l’essere umano, se riescono a penetrare la pianta poi la infestano e sono veri e propri dolori perché spesso sono malattie pericolose anche per la mancanza di soluzioni sviluppate.
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La fumaggine è un’infestazione classica di parecchie piante, il cui nome è frutto di una tradizione popolare e per questo motivo corrisponde in un certo qual modo ad una descrizione della malattia: si presenta come uno strato grigio scuro/nerastro sulla parte esterna di varie zone della pianta, proprio come l’imbrunimento dovuto ad accumulo di fumo e cenere (la cultura popolare opta spesso per queste denominazioni, come la dicitura “mal bianco” per l’oidio, da vedere la scheda sul nostro sito). In realtà questo strato brunastro non è altro che il micelio (cioè la parte esterna) di un fungo, o meglio di un fungo del genere saprofita, ovvero che non parassita la pianta ma la utilizza solo come appoggio per crescere. Diciamo immediatamente che la fumaggine non provoca danni diretti alla pianta, infatti eliminandola meccanicamente con olio di gomito e detergenti specifici si può vedere la foglia sana al di sotto; però ci sono due danni indiretti: il primo è che dato che il micelio ricopre spesso le foglie, impedisce alla luce di raggiungere la superficie e perciò di fatto impedisce alla pianta di svolgere la fotosintesi clorofilliana, impedendole quindi di continuare a crescere al ritmo naturale (e ciò influenza anche la produzione di fiori e frutti).
Il secondo danno indiretto della fumaggine è in realtà la sua … causa: infatti il fungo attacca zone della pianta ricoperte da uno strato viscoso e glucidico, chiamato “melassa” e causato dall’attacco di vari tipi di acari ed altri insetti. Quindi quando la pianta è colpita da fumaggine, vuol dire che è già stata infestata in precedenza da questi insetti fastidiosi e parassitari, i cui danni invece sono diretti perché distruggono la pianta dall’interno con le loro larve che “rubano” tante sostanze nutritive. La soluzione contro la fumaggine nello specifico è un generico prodotto antifungineo comunemente venduto, ma la vera soluzione è eliminare l’infestazione di acari ed afidi sottostante, sia perché più dannosa per la pianta e sia perché se gli insetti restano con la loro melassa, il fungo potrà ripresentarsi. A tal proposito sono indicati trattamenti al rame. Il danno della fumaggine è relativamente limitato all’estetica, però spesso il consumatore è (giustamente) spinto a rifiutare un frutto, ad esempio un limone che presenti lo strato nero appiccicaticcio in superficie, anche se poi l’interno è perfetto. Una condizione da evitare per lo sviluppo generale è l’eccessiva umidità senza ricambio d’aria, quindi si deve fare attenzione alle potature.
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