Uno dei maggiori indizi per cui considerare le piante come esseri viventi a tutti gli effetti è che anche esse si ammalano, combattono contro degli agenti infestanti con risultati che (purtroppo, ma è così che va la Natura) non sono sempre a lieto fine. Per molte persone, soprattutto per quelle già citate che considerano le piante come “cose”, capire che anche una pianta può ammalarsi forse risulta difficile, ma la cosa bella è proprio che è una legge naturale. Le piante possono ammalarsi per vari motivi; innanzitutto c’è la malattia causata da una gente infestante, un virus che si introduce nella pianta proprio come accade all’essere umano e ne crea malfunzionamenti più o meno gravi. Diciamo che le piante essendo organismi meno evoluti hanno uno scarso sistema immunitario, quindi la percentuale di “guarigione” è quasi nulla (inoltre bisogna precisare che sono svantaggiate in quanto fronteggiano virus “irrobustiti” dai trattamenti umani a base di diserbanti ed antibiotici per vegetali). Oltre a questa categoria di malattie, le piante subiscono anche l’attacco di insetti e relative larve, che spesso si limitano a mangiare la pianta senza attaccarla, ma il più delle volte la divorano fino a portarla alla morte. Oltre a questi ci sono poi i parassiti e i funghi.
Fito RTU Biofito Afidi Stop, Verde, 9.50x6.00x24.50 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,4€ |
In questo articolo parliamo di un insetto tra i più temuti dagli agricoltori in quanto capace di infestare una famiglia di piante (le Solanaceae) molto diffusa soprattutto perché vi fanno parte piante i cui prodotti sono alla base della nostra cultura alimentare, come il pomodoro, la patata e la melanzana; il suo nome è dorifora: si tratta di un insetto della famiglia dei Coleotteri, di forma ovale e leggermente rigonfia, con l’adulto che ha lunghezza compresa tra dieci e dodici millimetri con colore giallo scuro sul dorso intervallato da dieci strisce nere longitudinali. Le sue dimensioni non sono impressionanti e, nonostante produca tantissime uova ad ogni covata (spesso tre generazioni all’anno), non si presenta in numeri impressionanti: ma allora perché è tanto temuto, combattuto e famoso? Questo insetto coleottero, insieme alle sue larve (che sono più piccole e col dorso di un rosso acceso), ha un appetito straordinario e delle mascelle potentissime, che lo rendono un vero divoratore di foglie. Il problema è che, anche se le foglie non sono una parte primariamente vitale delle piante, se un insetto mangia tutte le foglie della pianta, essa non potrà svolgere alcuni compiti fondamentali alla sopravvivenza come la fotosintesi clorofilliana, lo scambio di ossigeno ed umidità con l’aria e giungerà alla morte.
Abbiamo detto che le colonie di dorifora adorano cibarsi delle foglie delle Solanaceae, ma bisogna precisare che esse attaccano prevalentemente un tipo di pianta di questa famiglia, ovvero la patata. Infatti la dorifora viene comunemente definita come “dorifora della patata” proprio a sottolineare come sia il nemico peggiore di questa succulenta specie vegetale molto presente nella cultura culinaria di noi esseri umani. Purtroppo i rimedi contro la dorifora non sono moltissimi e spesso, stante anche la dimensione piccola della pianta di patate, sono in ritardo rispetto all’attacco della dorifora e la pianta non si riesce a salvare. In generale si procede con un approccio che prevede la lotta chimica leggera, con prodotti specifici da spruzzare sulle piante ai primi segni di infestazione (che sono: foglie mangiucchiate e presenza di insetti sulle stesse). In realtà studi scientifici specifici hanno portato a vedere possibile anche la lotta biologica, con specie di insetti che impediscono alla Dorifora di diffondersi: c’è una specie che infesta le colonie perché le femmine depongono le uova dentro a quelle di Dorifora distruggendole in pratica (ma si usa solo in colture protette) ed un’altra specie che viene mangiata dalla dorifora e ne blocca l’intestino.
COMMENTI SULL' ARTICOLO