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Una volta che si è deciso di allestire per bene il proprio giardino di casa, si comincia quel percorso che deve portarci a decidere quali piante pianteremo nel nostro spazio; innanzitutto si ricorre ai cassetti della memoria che contengono tutti i nostri desideri passati, quelli di quando abbiamo ammirato a casa di un amico una bellissima pianta come la cycas ed abbiamo esclamato “quando avrò un giardino questa dovrà di sicuro esserci!”. Bene, è così che si comincia a provare, progettare, disegnare, disporre sul foglio di carta per trovare la soluzione per far entrare tutto o quasi ciò che vogliamo e che possiamo permetterci. Per esempio una straordinaria idea sarebbe quella di piantare uno splendido ciliegio: esso è una pianta da frutto che però ha anche un meraviglioso aspetto esteriore, soprattutto nella fase primaverile quando i suoi splendidi e profumati fiori illuminano tutta la chioma e tutto il giardino in cui è collocato. Certo è vero che il ciliegio è pur sempre una pianta da frutto, quindi ha bisogno di cure particolari e di farsi eseguire qualche avanzata tecnica di giardinaggio per poter poi fiorire e fruttificare completamente.
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La potatura è per il ciliegio una tecnica fondamentale per garantirgli una salute forte e per farlo fruttare al massimo, fruttificando. Nonostante questa importanza, il ciliegio è una di quelle piante che non ama la potatura, o meglio non ama proprio essere toccato dall’uomo. Ciò non riguarda la particolare sofferenza verso le ferite inferte in ogni caso dalla potatura, ma si tratta proprio di un “carattere” della pianta particolarmente selvatico ed autonomo, poco incline a farsi manipolare dall’uomo. Per questo motivo la potatura del ciliegio deve essere discreta e mirata, senza operazioni superflue; essa consta di due fasi, dove la prima è chiamata potatura per formazione e serve a formare la struttura cardine dell’albero nei primi anni di vita, mentre la seconda si chiama potatura per produzione e si tratta di piccoli interventi ogni anno per smaltire la chioma superflua ed i rami improduttivi. Al contrario di ciò che succede per altre specie di alberi da frutta, il ciliegio fruttifica di più sui rami più vecchi, quindi nella potatura annuale si eliminano i rametti più giovani soprattutto se ciò pulisce i più produttivi; ciò è positivo anche perché un ramo più giovane sarà anche più piccolo, quindi la sua potatura produrrà un taglio piccolo che facilmente si rimarginerà senza risvolti negativi per la pianta.
Proprio per il “temperamento” particolare della pianta di ciliegio, la potatura deve essere eseguita con particolari accorgimenti; innanzitutto nei suoi primi anni di vita, quando si pratica la potatura per formazione, la quale è una pratica più incisiva, essa va praticata circa nel mese di aprile, ovvero in periodo vegetativo quando la pianta ha la massima forza per poter sanare più in fretta le ferite. Invece la potatura per produzione, meno radicale e dalle ferite più piccole (ricordiamo che si eliminano i giovani rami), può essere effettuata più tranquillamente nel periodo autunnale, intorno al mese di ottobre, in modo che la pianta sia già pronta ed in forze per la ripresa vegetativa della successiva primavera. Ovviamente, data la delicatezza di queste ferite inferte alla pianta, è bene che esse siano nette e precise, senza alcuna abrasione o strappo di nessuno strato di corteccia, e che ognuna di esse venga cosparsa da uno strato di mastice appositamente pensato per questi frangenti e per quella determinata specie di pianta. Per ottime potature noi consigliamo espressamente di utilizzare le forbici più affilate che potete trovare dal vostro vivaista o fioraio di fiducia, e comunque prima di ogni sessione vanno igienizzate con acqua e alcool.
Prima di realizzare la potatura di qualsiasi tipologia di arbusto è bene disporre degli strumenti più adatti per realizzarla. Fondamentale è l’utilizzo di lame ben pulite, taglienti ed affilate in grado di recidere i rami in maniera semplice e definita senza dover ripetere l’operazione più volte prima di portare a termine il lavoro. Perfetti sono le forbici da potatura e le cesoie mentre meglio evitare i seghetti o la motosega. Se i tagli appaiono netti e definiti la pianta reagirà meglio alla potatura e non sorgeranno problemi anche per quanto riguarda l’insediamento di parassiti o funghi . Se desideriamo recidere più piante è bene pulire con cura gli attrezzi ogni volta che ci accingiamo a potare una pianta diversa. Questo evita il contagio o il passaggio di malattie tra una pianta e l’altro in caso di piante ammalate.
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