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Per la photinia la potatura è un procedimento praticamente indispensabile: la pianta ha uno sviluppo molto rapido ed è quindi importante poterlo contenere per fare in modo che le radici e il terreno possano rispondere a tutte le sue esigenze nutrizionali. I principali scopi della photinia sono quindi il controllo e il contenimento della sua crescita e la crescita sana, anche se a queste funzioni si accompagna quella ornamentale: la photinia, dal momento che viene utilizzata di frequente per dare vita a siepi e simili strutture, viene potata affinché assuma una forma regolare e mostri un contorno ben definito, senza invadere gli spazi e portando un tocco di equilibrio e armonia nel giardino. Anche per le photinie in vaso la potatura è molto importante: non solo per conferire alla pianta una forma gradevole alla vista, ma anche per evitare un eccessivo sviluppo della chioma e per contenere le dimensioni della pianta, garantendo allo stesso tempo il giusto ricambio tra rami giovani e rami ormai secchi e improduttivi, che se non eliminati sottraggono nutrimento alla pianta stessa e causare in questo modo una scarsa fioritura.
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La potatura è un'operazione assolutamente benefica per le piante, se però viene effettuata con la dovuta attenzione e cura: è importante saper riconoscere i rami da tagliare e quelli che invece devono ancora essere conservati, perchè produttivi e robusti, ma anche riconoscere il periodo adeguato è fondamentale. La potatura viene solitamente effettuata in marzo o comunque all'inizio del periodo primaverile, prima della fioritura, per eliminare i rami più vecchi, ma una più lieve potatura può seguire anche in autunno, dopo che la fioritura è già terminata, per eliminare quei rami che non sono più in grado di essere produttivi e comportano un rallentamento nella crescita della pianta, nonché un indebolimento. Una pianta che presenta molti rami secchi e ormai vecchi sarà anche una pianta più debole, e dunque più facilmente soggetta agli attacchi da parte degli insetti e dei parassiti, e delle malattie di varia natura che possono compromettere la salute e la vita della pianta stessa. Una leggera potatura può essere effettuata anche a fine autunno o inizio inverno, senza però eccedere: il rischio, altrimenti, è quello di eliminare troppi germogli e di ritrovarsi con una scarsa fioritura la primavera successiva.
Potare una pianta significa eliminare, di essa, le parti meno utili e che costituiscono una dispersione dei nutrienti fondamentali ricavati dal terreno: è fondamentale, dunque, saper riconoscere quali rami selezionare e quali mantenere affinché producano una adeguata fioritura. I rami da eliminare saranno, naturalmente, quelli che presentano un aspetto secco e vecchio e che non producono più germogli. Dal momento che la photinia ha uno sviluppo ampio e rapido, gli interventi saranno decisi soprattutto in primavera, mentre una leggera potatura potrà avvenire anche nel periodo invernale. Ad essere eliminati saranno innanzitutto i rami più vecchi o deboli che si sviluppano dalla parte bassa della pianta, facendo attenzione a non tagliare troppo vicino alla base per evitare ferite aperte o danni alla pianta stessa. Salendo in altezza, la photinia necessiterà di un intervento mirato anche al contenimento del suo sviluppo sia in verticale sia in orizzontale: verranno quindi taglia i rami laterali in modo tale che la pianta abbia un aspetto ordinato e si provvederà al taglio dei rami che si sviluppano eccessivamente in altezza. Anche alleggerire le fronde interne della photinia è importante, per garantire attraverso esse un sufficiente ricambio d'aria e il filtraggio dei raggi solari: in questo modo si eviterà di creare un ambiente umido e ombroso favorevole alla proliferazione degli insetti e dei microrganismi infestanti.
Uno dei principali punti di forza della Photinia è la sua particolare capacità di sopravvivenza. Infatti la pianta, difficilmente viene colpita da malattie o parassiti grazie alla sua resistenza a questo tipo di attacchi. In ogni caso, la potatura della pianta può essere necessaria nei casi in cui la pianta si indebolisce e privata della sua naturale forza, viene colpita da malattie. Questo avviene comunque in casi estremi, quando l’attacco delle larve, in particolar modo di oziorinco o di coleotteri, colpiscono in maniera aggressiva foglie e rami. Un altro caso in cui risulta necessaria la potatura è quando la pianta viene attaccata da malattie fungine. Le cause possono essere sbalzi di temperatura eccessivi o annaffiature esagerate. I rami della pianta inizieranno a marcire e la potatura quindi sarà utile e necessaria per ridare alla pianta vigore e forza.
Per quanto riguarda le piante di fotinia nana, nonostante le dimensioni e la crescita siano differenti rispetto al modello normale, le indicazioni di massima per la sua potatura sono le stesse. Per prima cosa potatele in primavera se volete effetturare due tagli, oppure se preferite per questioni di praticità effettuare un solo taglio, fine giugno-luglio è il mese adatto.
Se potate in primavera, a marzo, a fine estate sarà opportuno effettuare un secondo intervento.Fare due interventi è meglio da un punto di vista estetico perchè è un'opzione che permette di dilatare in più tempo il taglio e quindi permette di intervenire in maniera meno radicale sulla pianta. Solitamente quando si fanno due interventi si tende a eseguire un intervento, per esempio quello di fine estate, più intenso, mentre l'intervento di marzo diventa più che altro una sistemazione e una riprofilatura della siepe e dei rami danneggiati con l'inverno.
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