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Con la definizione di siepe highlander, dall'immortale protagonista dell'omonimo film, si intende una siepe realizzata con piante dotate di grande forza e resistenza, appunto quasi immortali, che presentano specifiche caratteristiche comuni: la capacità di crescere molto velocemente e la notevole resistenza alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Resistono infatti al caldo come al freddo molto intenso, addirittura riescono a vegetare e ad essere rigogliose sotto la neve. Non esiste una specifica pianta chiamata highlander, tale termine viene infatti associato alle varietà più resistenti di alcune specie, recentemente è stata individuata, ad esempio, una cultivar highlander di Bosso, caratterizzata da una crescita molto veloce. Le piante highlander usate per le siepi sono in genere arbustive o rampicanti, spesso provenienti dal continente asiatico, selezionate in base a longevità, velocità di crescita e resistenza, come una varietà di ciliegio giapponese, molto infestante.
Tra le specie più forti e resistenti adatte a formare siepi vi è sicuramente l'Ilex crenata highlander, una varietà di agrifoglio giapponese alta in media 3 metri, compatta e a portamento verticale, simile al Bosso, perfetta per siepi basse e bordure. Resiste a temperature di meno 30 °C, e anzi il fogliame rimane verde lucido per tutto l'inverno, verso maggio presenta fiori bianchi poco appariscenti e in autunno produce piccole bacche nere. Un'altra tra le specie più resistenti, forse la più usata come siepe alta è, tra le conifere, il Cipresso di Leyland, un ibrido ottenuto casualmente, particolarmente longevo e robusto. Ha una crescita molto veloce e raggiunge facilmente un'altezza di 25 metri, sopporta l'inquinamento, l'aria salmastra, la siccità e il freddo intenso, con temperature di meno 20 °C. Altrettanto resistente è il Polygonum baldschuanicum, anche noto come Fallopia baldschuanic, un arbusto rampicante ideale per ricoprire rapidamente muretti e recinzioni; può raggiungere i 15 metri di altezza, ha piccole foglie lanceolate e produce fiorellini bianchi in primavera e autunno.
Per realizzare una bella siepe occorre porre a dimora tutti gli esemplari nello stesso momento, scavando una buca per ogni pianta, ad una distanza di circa 60-80 cm l'una dall'altra e lavorare il terreno, aggiungendo terriccio e concime per renderlo più fertile e drenante. In genere queste siepi sono autosufficienti, nel senso che se il clima non è troppo secco ed il terreno è quello giusto per il tipo di pianta, ricavano naturalmente l'acqua ed i nutrimenti necessari alla propria sopravvivenza. Occorre annaffiarle infatti solo se si nota che il terreno è completamente asciutto, di solito in estate, ed è più che sufficiente una concimazione ad inizio primavera. Una siepe highlander, pertanto, non richiede attenzioni particolari per crescere e svilupparsi in modo rigoglioso, ma anzi proprio per le sue caratteristiche deve essere curata per non divenire infestante e fuori controllo. A tal fine è necessario intervenire con potature più frequenti che per altri tipi di siepe, almeno due volte l'anno, inizialmente per darle la forma desiderata ed in seguito per contenerne lo sviluppo ed eventualmente eliminare rami secchi o malati.
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