Cicerchia

Come irrigare

La cicerchia è una leguminosa molto resistente alla siccità; non richiede irrigazioni costanti, grazie alla sua capacità di tollerare l'aridità e di ricavare nutrimento dalle riserve d'acqua contenute nel terreno. Bisogna, dunque, procedere con annaffiature di lieve entità soltanto qualora si verifichino periodi afosi particolarmente prolungati, anche se generalmente la pianta non arriva a sperimentare la calura estiva a causa del suo breve ciclo. In primavera, di solito, è sufficiente l'acqua piovana, quindi anche durante questa stagione le irrigazioni devono essere effettuate soltanto se necessario; come metodo si consiglia quello a goccia, che consente di razionare le risorse idriche e distribuirle con moderazione sotto forma di getti sottili, e che inoltre garantisce un significativo risparmio.
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Coltivazione e cura

Coltivazione cicerchia Questa pianta si adatta a diversi tipi di terreno, anche a quelli argillosi, pietrosi e densi; l'importante è che il suolo non presenti ph acido. Sono tollerati persino i ristagni idrici, i quali rappresentano una grande fonte di danno per moltissime altre specie in quanto causa di marciumi radicali: naturalmente, però, essi non devono essere eccessivi. Prima dell'impianto è opportuno lavorare il terreno con strumenti discissori e, successivamente, con l'aratro, rivoltando le zolle per favorire una più salda radicazione ed un più vigoroso sviluppo della leguminosa. Per la messa a dimora si consiglia il periodo autunnale, e si raccomanda di realizzare delle file distanti circa mezzo metro l'una dall'altra; periodicamente, in particolare nelle fasi iniziali, sarà necessario eliminare le erbe infestanti.

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Come concimare

Cicerchia concimazione La fertilizzazione della cicerchia va effettuata prima della lavorazione preliminare del terreno, con prodotti selezionati in base alla composizione chimica del suolo: se quest'ultimo è carente di potassio o fosforo, tali macroelementi dovranno essere somministrati tramite concimazione. Sono entrambi fondamentali, in quanto assicurano uno sviluppo ottimale della pianta, un'abbondante produzione ed una maggiore resistenza alle malattie. L'azoto, invece, non deve essere incluso nei fertilizzanti utilizzati, in quanto le leguminose sono in grado di fissare quello atmosferico contenuto nel terreno grazie a batteri del genere Rhizobium presenti sulle radici; dato che l'impianto avviene generalmente in autunno, inoltre, una quantità eccessiva di azoto incentiverebbe una crescita sovrabbondante delle piante ed un loro indebolimento in vista dell'inverno.


Cicerchia: Esposizione, parassiti e malattie

Infestazione di afidi L'esposizione ideale è luminosa e soleggiata, preferibilmente in un ambiente riparato da venti forti, anche se, in generale, la pianta è resistente alle avversità climatiche e sopporta bene sia il caldo sia il freddo. Un pericolo è però rappresentato dagli afidi, parassiti che, tramite sottrazione di linfa, causano un indebolimento globale dell'esemplare colpito e provocano la diffusione di diversi virus: si consigliano, per debellarli, rimedi chimici specifici o naturali, tra cui il macerato d'ortica. Tra le malattie fungine più diffuse vi sono l'oidio e la peronospora; entrambi determinano la formazione di aree necrotiche ed un progressivo disseccamento delle foglie. Per la cura dell'oidio si consigliano prodotti fungicidi a base di zolfo, mentre contro la peronospora è utile servirsi di anticrittogamici a base di rame.



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