E' un ortaggio che ama il clima temperato, ma si adatta bene anche alla collina; persino alla montagna, anche se dovete fornirgli un posto al riparo. Potete anche coltivare aglio in uno o più vasi capienti, se volete coltivarlo sul balcone di casa vostra. Non ha grandi fabbisogni in fatto di irrigazioni, perché resiste bene alla siccità. Per l'aglio in vaso fate un pò di attenzione in più: di tanto in tanto bagnate il terreno con un paio di bicchieri d'acqua, se il terreno è asciutto; lasciandolo asciugare anche per quindici giorni, prima di annaffiare nuovamente. State attenti a non eccedere mai con le annaffiature: è un errore che a volte si commette quando si coltiva l'aglio. Sospendetele quando le foglie cominciano a seccarsi e piegarsi, questo è il segnale che i bulbi stanno maturando e sono quasi pronti per la raccolta.
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Il terreno dovrebbe essere neutro o leggermente alcalino, fresco, permeabile e sciolto. Ricordatevi della posizione: coltivare aglio al sole diretto. Per la sua concimazione va usato del concime per bulbose con l'acqua delle innaffiature; ogni una quindicina di giorni, a partire dalla primavera. Meglio, sarebbe, attuarla prima di procedere con l'impiantamento. Poiché l'odore dell'aglio è dovuto ai composti dello zolfo che contiene, è utile una concimazione con esso. Gli steli fiorali recideteli subito, altrimenti comprometteranno la crescita del bulbo. Raccoglietelo quando la parte aerea si sta seccando ed è completamente piegata , seccatelo sul posto, per un paio di giorni. Quando i bulbi saranno ben asciutti metteteli in un posto che sia arieggiato, riparandoli dal sole per 15 o 20 giorni, infine nella cantina.
Nelle leggende europee l'aglio teneva lontani i vampiri, per cui lo si portava con sè, in un sacchetto intorno al collo, oppure si appendevano corone d'aglio nelle case. Questa usanza sembra spiegata dalle ultime ricerche: il professor Wayne Tikkanen, docente di chimica alla California State University ha una sua teoria: i vampiri sarebbero veramente esistiti, erano persone affette da porfiria. Malattia che causa una lenta erosione delle gengive con la conseguenza che i canini sono molto più evidenti. Inoltre rende iper sensibili alla luce, provocando ustioni alla pelle esposta ai raggi solari; per questo motivo chi soffriva di questa patologia usciva solo al tramonto. Ma c'è di più: in questi individui l'aglio intensifica l'azione delle tossine nel sangue aggravandone la salute, quindi non possono cibarsene.
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