Bonsai ginseng

Caratteristiche bonsai ficus ginseng

La pianta di provenienza del bonsai ficus ginseng è molto grande ed è originaria dell'area tropicale o sub-tropicale umida del Continente Asiatico. Il bonsai che se ne ricava invece ha dimensioni assai più contenute e ridotte ed infatti può arrivare a raggiungere al massimo il metro - metro e mezzo di altezza. Ha foglie grandi, ovoidali, lucide e di colore verde intenso. Le radici invece sono nodose, possono essere anche aeree e raggiungere dimensioni notevoli. E' proprio la forma delle sue radici aeree che rende il ficus ginseng molto attraente e ricercato come bonsai, specialmente se coltivato nello stile su roccia. Il tronco è molto grande, sinuoso, nodoso, dal diametro importante, è liscio e di colore marrone grigiastro chiaro ed ha un aspetto invecchiato.Può produrre dei piccoli frutti scuri. La difficoltà maggiore nella sua coltivazione è data dal riuscire a ridurre le dimensioni delle sue foglie che sono un pò troppo grandi. Può essere coltivato con vari stili, tra i quali vale la pena di ricordarne i seguenti: - informale od eretto (moyogi); - con radice aeree (sekijoju); - a cascata (naegari); - a tronchi gemelli (sokan); - a volute (bankan).
Bonsai ficus ginseng

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Potatura del bonsai ginseng

Stile bonsai ginseng Il bonsai ginseng sopporta bene le potature anche drastiche ed è in grado di germogliare anche da vecchi fusti. La scelta dei rami da potare dipende dallo stile che si intende applicare. Vanno comunque eliminati quelli che si sviluppano verso l'interno, verso il basso, quelli paralleli, quelli contrapposti e quelli che si incrociano. Le potature primaverili aiutano la ripresa vegetativa della pianta. I tagli vanno sempre medicati con pasta o mastice cicatrizzanti perché altrimenti sono antiestetici. E' utile anche spruzzare dell'acqua sulle ferite per favorirne la coagulazione del lattice che in queste piante è molto abbondante. Si può provvedere anche alla defogliazione con apposito defogliatore per ridurre le dimensioni delle foglie. Ricordiamoci però di lasciare almeno una foglia all'estremità di ogni ramo che elimineremo quando saranno cresciute le nuove. Per impostare la forma desiderata del nostro bonsai, si possono utilizzare anche fili, tiranti e pesi. I fili di rame dovranno essere inguainati ed andranno controllati a cadenza regolare perché il bonsai ginseng cresce molto e per questo motivo tendono ad incidere rapidamente la corteccia.

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    Rinvaso, terreno, concimazioni, parassiti e malattie

    Distesa di bonsai ginseng Il periodo migliore per rinvasare il nostro bonsai ginseng, è a fine primavera. Prima di rinvasare la nostra piantina, è necessario verificare che goda di buona salute. Questa operazione va ripetuta ogni 3/4 anni. Va ridotto di circa la metà l'apparato radicale (in particolare quello più legnoso) e sostituito il terriccio e a volte anche il vaso. Il bonsai ficus ginseng, tollera abbastanza bene la riduzione delle radici. Il terreno per la coltivazione del bonsai è molto importante perché in esso vivono le radici che, oltre ad ancorare la pianta, servono per assorbire sostanze nutritive. Quindi, per una buona crescita, serve un terreno ricco di humus e drenante. Il terriccio ideale è quello costituito da un miscuglio di terreno universale ed akadama (in giapponese, terreno a "palle rosse"). Per ciò che riguarda le concimazioni, visto che è una pianta sempreverde e che si sviluppa tutto l'anno, va usato un concime specifico non troppo ricco di azoto per evitare foglie troppo grandi. Le concimazioni vanno ridotte in inverno e quando fa troppo caldo. Il ficus ginseng, è soggetto all'attacco di parassiti e funghi, quali ragnetto rosso e cocciniglia.


    Bonsai ginseng: Esposizione ed annaffiature

    Un bonsai ginseng particolare Il bonsai ginseng è una pianta da interno, e va collocata lontano da fonti di calore, che seccano troppo l'aria, e vicino ad una finestra, facendo attenzione al cosiddetto effetto lente, provocato dai vetri. E' necessario inoltre che l'ambiente sia molto umido ed in mancanza di questo tipo di habitat, la pianta può perdere le foglie. In estate quando la temperatura supera i 15°C, può essere posizionato all'aria aperta, ma non in pieno sole, perché i raggi solari potrebbero bruciare le foglie. Non sopporta temperature sotto gli 8/10°C. Il posto ideale, per tenere il nostro bonsai, è la stanza da bagno a condizione che sia luminosa. Necessita di annaffiature abbondanti da inizio primavera a fine estate. Va irrigato quando il terreno comincia ad essere asciutto, evitando il ristagno d'acqua, perché crea marciume delle radici e l'attacco di parassiti e funghi. In inverno le annaffiature vanno ridotte, invece in estate è opportuno provvedere a nebulizzare le foglie per mantenere la giusta umidità ambientale. Si deve altresì utilizzare un sottovaso contenente argilla espansa o pomice ed acqua per garantire intorno alla pianta il giusto microclima.



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